Ancora su Maria. Un quaderno con tanti fogli bianchi, intervallati con delle stampine colorate di fiori e paesaggi “romantici”. E, non all’inizio, ma dopo poco, una “fotina” ritagliata di Maria sedicenne (con un cappellino che a me, profano nella materia, ricorda un piatto di frutta) sopra una scritta obliqua a tutta pagina: “Perché di me memoria resti dell’anno 1906”. Firmato (sulla “fotina”) Mimy, come amava farsi chiamare la giovane Löffler.

Un quaderno di ricordi, insomma, sul quale fare scrivere amiche e compagne di scuola di Milano e, qualche anno dopo, nel suo soggiorno a Londra del 1912, anche amici e amiche incontrati nell’allora capitale del mondo.
I “ricordi” degli anni 1906-1908 sono pochi, lunghi e abbastanza seriosi, come si confà a delle sedicenni di buona famiglia che già sanno che dopo la scuola ciascuna andrà per la sua strada e sarà difficile mantenere i contatti quando ci si sposerà e…