Mettendo un po’ d’ordine nel casino delle mie cose ho trovato due foto. Gli elementi comuni sono mio padre e la montagna (ma non la stessa montagna). Papà nella prima è con i suoi genitori (Enrico e Maria) e il fratello Adriano. L’anno è il 1942, quando mio padre, ventenne, andò militare. La montagna è la Val Pusteria: dovrebbe essere Monguelfo, dove i miei andavano ogni anno in villeggiatura e dove i miei nonni si trasferirono dopo il bombardamento di S. Lorenzo.
L’altra foto è di circa cinquant’anni dopo, anno più anno meno. Assieme a papà ci sono io e i due figli di mia sorella, Francesco e Giulia. La montagna è la Val di Fiemme, il luogo lo ricordo bene: si chiama La Pezza ed è una baita a circa due ore (e 800 metri di dislivello) da Ziano (il paese della mia infanzia) sulla strada che va al Lago Lagorai.
Poco prima di arrivare lì c’era il bivio per un bosco incantato, con lame di luce e tante fragoline nella stagione giusta. Mio padre allora era uno splendido settantenne che camminava ancora assai bene, con il suo passo lento ma inesorabile.