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Ho ritrovato in soffitta una custodia con le foto di una vacanza di dieci anni fa con mio fratello e mio cognato a Moso. Alloggiavamo in un garni gestito da una signora un po’ antipatica, ma il periodo è stato … Continua a leggere
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“Accogli ogni mattina come se fosse una insalatiera piena di olive condite con agrumi e finocchiella. Addentale con gioia, ma anche con la consapevolezza che non è detto che siano denocciolate”. Dal Libro di Enri, capitolo 6 versetto 15, o … Continua a leggere
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“Accogli ogni mattina come se fosse un cesto ripieno di frutta. Gustane appieno. È tutto per te. Stai attento, però, a non prendere un frutto andato a male”. Dal libro di Enri, capitolo 13 versetto 61
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Per quanto le ninfee siano generose e imprevedibili – i fiori li vedi solo quando sono vicini alla superficie – prometto che la finisco qui, con questa benedizione dei tre fiori, uno bianco e due rosa carico quasi fucsia, che … Continua a leggere
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In una scatola ricolma di carte e foto ho trovato questo bigliettino che ha appena compiuto cinquant’anni. Era del mio padrino e accompagnava il regalo della prima comunione e cresima: un bell’orologio Marvin d’acciaio che ho fatto restaurare qualche tempo … Continua a leggere
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Sono degli eroi. Con i loro sottotitoli aiutano chi non capisce a sufficienza l’inglese. (Ma chi, se non è di madrelingua, e magari ha vissuto a New Orleans, riesce a capire il Dr. John quando se ne esce in una … Continua a leggere
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Le verdure non erano male, in Armenia. Ma la carne… Il cibo era un po’ monotono ma di sicuro abbondante. Anche troppo. Eppoi, se non mangiavi, sembrava che gli facevi un torto alla guida e agli organizzatori del tour (peraltro … Continua a leggere
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“Il corteggio era talmente lungo che gli ultimi arrivarono a Hyde Park dopo le sette ore. Ma gli oratori avevano già cominciato a parlare. Calcolansi a 100.000 persone formanti il corteggio, cioè quasi il terzo delle persone recatesi a Hyde … Continua a leggere
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Esiste. L’ho sentito. E poi – udite udite – l’ho anche visto. Stavo nella vigna a scacchiare il filare del cesanese, quando l’ho sentito. All’inizio quasi non ci ho fatto caso, sembrava il solito gracchiare del solito uccello non meglio … Continua a leggere
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Ma chissà perché l’abbiamo chiamato Sparaciu… Dell’asparago (seppure in montopolese) non ha nulla. Guardatelo. Dovevamo piuttosto chiamarlo ciambella.
enricogalantini 