Adamo di Cantalupo

Ieri sera di getto m’è venuto da scrivere la storia del Beato Adamo. Oggi l’ho rifinita un po’ e la ribloggo qui

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Ma che bestia… No, non dico del mulo che mi ha colpito con un calcio, dico del carrettiere suo padrone che, per punirlo di avermi colpito, gli tagliò la zampa con la roncola. Mi aveva stordito, quel calcio. Non me l’aspettavo, stavo aiutando a spingere il carro su per la salita ripida che porta al castello di Cantalupo. Il mulo deve avermi sentito come un fastidio dietro di sé, magari come un peso ulteriore che doveva incollarsi lungo quella reppa, e mi ha colpito alla fronte. Quando mi sono ripreso la povera bestia era a terra nel suo sangue, e ragliava e nitriva insieme, quasi che le sue due nature gareggiassero nel dolore. Il carrettiere mi chiedeva perdono quasi piangendo e le sue grida rivaleggiavano con le urla del mulo. Ancora ricordo la faccia che fece, quell’uomo, quando presi in mano la zampa della povera bestia e la riattaccai al…

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Filiberto di Jumièges

Dopo quasi due anni, riprovo a parlare di un santo…

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Ho viaggiato molto, da vivo. Ma forse ho viaggiato di più da morto. Nacqui in Guascogna nell’anno del Signore 616. Figlio di Filibaldo, il conte mio padre mi inviò alla corte di re Dagoberto, dove crebbi alla scuola di palazzo finché a vent’anni entrai nel monastero di Rebais che Audoeno, mio amico e compagno di studi, aveva appena fondato. Alla morte dell’abate Agilo, quindici anni dopo, venni designato a succedergli. Non fu facile la mia vita da abate a Rebais: alcuni dicono che ero inesperto; altri che ero troppo duro con i confratelli. Non ho mai chiesto a nessuno alcunché che io non facessi per primo, seguendo la regola di san Colombano. Ma lasciai Rebais e andai pellegrino in altri monasteri, in Francia, in Borgogna e in Italia, per vedere di persona come vivevano e studiare le regole di Basilio, di Macario, del nostro padre Colombano e di Benedetto da…

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Strane coincidenze

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Ieri sera tornavo da una pizza a Roma per i 12 anni di Federico, il mio pronipote. Ore 11 e 30  quasi, velocità di crociera tranquilla, cinquanta-sessanta all’ora, affronto la salita che da Colonnetta porta ai Granari. Mi supera un … Continua a leggere