Si dice spesso, ripetendo un vecchio proverbio, che non si possono sommare mele e pere. Con questo intendendo che è difficile (e anche sbagliato) mettere assieme due cose diverse. Anche se, quando si approfondisce il tema (basta mettere le parole sommare+mele+pere su google), vengono fuori dei ragionamenti interessanti che un po’ smentiscono la vecchia saggezza popolare.
Il precedente proprietario della nostra casa, piantando il frutteto, ha seguito il proverbio e ha messo meli e peri da una parte e dall’altra del vialetto d’ingresso. (Poi però ha esagerato con pesticidi e simili per cui adesso, dato che noi quelle robe lì non le usiamo, le piante faticano un po’. E a poco a poco, seguendo anche il passare del tempo, alcune si seccano e non danno più frutti). È in primavera comunque che il proverbio appare vero in tutta la sua plastica evidenza: peri e meli sono difficili da sommare. Perché fioriscono in tempi differenti e perché assai diversi sono i fiori.
Bianchi e più precoci quelli del pero
Bianco-rosa e un po’ cangianti quelli del melo (i fiori più belli, a mio avviso) che arrivano un po’ dopo (quelli fotografati qui sotto sono gli unici già sbocciati a oggi)
Mentre i più noti (e cantati) fiori del pesco sono ovviamente rosa
PS Ancora non ci sono i fiori ma le fogliette sì. Anche il melograno è sulla pista di lancio…