Ci ho riprovato. E, seguendo il mio auto-consiglio di allora, ho osato di più. Il risultato è stato decisamente migliore, ma si può ancora andare avanti. Avendole a disposizione, ho aggiunto agli ingredienti della volta scorsa (olio, aglio, alici, sgombro, timo, sesamo) delle splendide olive nere al forno denocciolate e sminuzzate al coltello. Rispetto al primo tentativo ho anche aggiunto un altro paio d’alici, un po’ più di timo e ho tostato meglio il sesamo (e forse su questi due ultimi ingredienti si può ancora lavorare per aumentarne il peso e l’incidenza; senza esagerare, però: qui sta il difficile).

Al godimento sensoriale di ieri sera ha contribuito decisamente anche il vino. L’ultima bottiglia presente nella mia cantina del Verdicchio 2011 di Stefano Antonucci, equilibratissimo come sempre, praticamente perfetto. Urge un nuovo cartone da sei.