Pare proprio che la carne rossa faccia male (alla salute delle persone e all’ambiente). E che la cottura alla brace sia decisamente cancerogena. Ma quando stamattina ho visto che qualcuno aveva letto questo post e l’ho riletto anch’io, il ricordo della magia di quelle sere mi si è riproposto imperioso (non nel senso del riproporsi dei peperoni, ma nel senso di odori e sapori che ritornano a rasserenare l’animo come l’allegro di un concerto brandeburghese…).
Baffo non c’è più. Di carne alla brace ne mangio assai poca (sarebbe più corretto dire quasi niente). Ma se ci fosse ancora quell’hangar alla Muratella e sapessi di poter riprovare quelle emozioni, beh, correrei il rischio. Lo correrei di corsa e non una volta sola.
Ci sono cose che non si scordano. Il primo bacio, la prima volta, il magico gol di sinistro al volo del Capitano alla Sampdoria… Oltre a questi “classici”, una delle cose che non scorderò mai finché campo è il primo boccone dell’“intervento”da Baffo a Maccarese.
Andiamo per ordine. Baffo, o Baffone, è stato (ha chiuso nel 2008 o giù di lì, mo’ pare abbia riaperto dal suo posto una pallida imitazione che non credo andrò a provare) un mito per quelli come me. Un ristorante di sola carne (se non ricordo male potevi avere anche un primo di pasta al pomodoro, dei fagioli con la cipolla e un insalata – non ricordo dolci, ma se non li ricordo vuol dire che non erano poi così buoni…) situato su via della Muratella a Maccarese. Entravi , c’era una grande sala con il camino con il fuoco sempre acceso e…
View original post 273 altre parole