Una bella idea, la cena del crepuscolo. L’hanno avuta Daniela e Maurizio che, nella loro casa da cui il Soratte sembra messo lì perché tu lo tocchi allungando la mano, hanno invitato alcuni amici, vecchi e nuovi (tra questi noi) a godere del tramonto e dell’ora abbondante che segue, l’heure entre chien et loup, l’ora che volge al desio prima che sorgano le stelle (il termine sorgere, lo so, è un po’ impreciso ma rende l’idea) e sia ufficialmente notte. Il tutto gustando dell’ottimo cibo (il che non guasta mai…).
A corroborare l’idea un telescopio con il quale si poteva guardare il sole (prima con un filtro, quando poi era sull’orizzonte, al di là dei monti Cimini, anche senza) captando i pochi secondi del famoso rayon vert ; ammirare il falcetto di luna crescente sbucato all’improvviso sopra al Soratte e poi sceso piano piano (ma neppure tanto) trascolorando prima in giallo e poi in rosa-arancione: e che emozione per me, ma non solo per me, vedere i crateri del nostro satellite e i suoi bordi frastagliati verso la zona d’ombra. Una bella idea, quella di Maurizio e Daniela. Che si è tradotta in una gran bella serata e, adesso, in un piccolo post.