“Mia moglie Daniela, tra i tanti pregi che ha, ha quello di essere la regina indiscussa della pasta all’arrabbiata.” Così scrivevo un anno e mezzo fa. E lo confermo oggi. Con un post che mi è stato quasi imposto dalla foto qui sotto, che non ho potuto evitare di scattare l’altro giorno, mentre Daniela stava preparando il sugo che la vede assoluta protagonista per tutti coloro che hanno avuto la (buona) ventura di assaggiarlo.
È un’immagine di una bellezza assoluta, secondo me, questo sole rosso sul grigio marezzato della padella, questo sole che ancora non ha raggiunto il calore che scatenerà sulla sua superficie delle tempeste che se non sono magnetiche poco ci manca, tempeste che lo faranno rapprendersi e leggermente scurirsi, pronto ad accogliere una nuvola di prezzemolo e a intridere di sé la fortunata pasta che verrà scelta per l’accoppiamento.
Mentre con l’i-Phaster mi mettevo in modo da inquadrarlo in perpendicolare, alzandomi sulle punte dei piedi e arcuando il corpo a braccia allargate, il naso era percosso da un’altra tempesta, questa volta aromatica, che ha reso il compito vieppiù difficile. Ma alla fine gliel’ho fatta. E poco tempo dopo sono stato premiato…