Cacciare con la protesi

Lavorando al nuovo calendario, che sarà dedicato alla “mia” Francia, ho riperticato la foto di un mosaico che mi colpì molto qualche anno fa (era il 2014). Si trova a Lescar, cittadina satellite di Pau, nella regione del Bearn, a due passi da Lourdes dove vado sempre a prendere (o ad accompagnare) Daniela. Eccola.

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È una parte di una più ampia scena di caccia, rappresentata nel pavimento del coro della cattedrale di Notre Dame, il mosaico è del XII secolo, come l’impianto romanico originale della chiesa, che nei secoli fu anche scelta dai re di Navarra per custodire le loro tombe.

Non so se sia la prima (comunque è la prima a mia conoscenza) rappresentazione di una protesi alla gamba, una protesi che comunque il cacciatore raffigurato porta con notevole baldanza, concentrato com’è nell’inseguimento della preda – notevole l’ampiezza della falcata –, con la freccia già incoccata e pronto a colpire, nonostante lo sguardo sconsolato del cavallo (o asino, o mulo) che gli viene dietro.

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Qui un’altra immagine dello stesso mosaico, che ho preso da Wikipedia, scattata da Jibi44 

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