Sono capitato per caso qualche giorno fa, andando dalla commercialista a ritirare la dichiarazione dei redditi, davanti a una gelateria che mi ha subito attirato. Era l’ora di pranzo, sono entrato, mi sono «sparato» una coppetta piccola (in realtà non tanto piccola, anzi, anche se costava due euro e mezzo ed era la più piccola che si potesse ordinare). Gusti, il classico zabaione, la classica nocciola e la superclassica panna.

Lo zabaione (foto dal sito)
Beh, devo dire che mi ha impressionato. Tanto che oggi, dovendo andare a Roma e non lontano da quelle parti, mi sono ritagliato il tempo per ripassarci e approfondire la conoscenza. Oggi coppetta media (confesso che non mi ricordo quanto ho speso) e dei gusti «non» classici: croccante all’amarena (Amarene sciroppate di Cantiano, croccante alla nocciola, scaglie di cioccolato fondente Ecuador), ricotta romana (Ricotta fresca di pecora, scorza di limone, croccante di mandorle di Avola) più l’immancabile panna (decisamente buona). Davvero notevoli (il croccante è assai sfizioso ma per il mio gusto la ricotta ha una marcia in più…)

Il croccante all’amarena (foto dal sito)

La ricotta romana (foto dal sito)
Il gelataio, per chi non l’avesse capito, si chiama Pico e sta in Largo XXI aprile, dall’altra parte della strada rispetto al palazzo in cui Ettore Scola girò Una giornata particolare. Merita la visita.