Sono un paio di mattine che ho perso la buona pratica di dormire fino alle sette e oltre. Alle cinque e mezza, occhi spalancati (ma con una nemmeno tanto nascosta voglia di richiudersi), una gran sete, una bella bevuta e la giornata comincia scaricando il giornale sull’Ipad. Fuori è ancora buio ma, vista la mattina un po’ nuvolosa (e quindi fotograficamente promettente) decido di riprendere una vecchia abitudine e di immortalare l’alba nel suo divenire. Eccola, in sei tableaux

Ore 6 e 45

Ore 6 e 50

Ore 6 e 56

Ore 7 precise

Ore 7 e 16

Ore 7 e 24, con volo d’uccelli in omaggio
Niente effetti pirotecnici (neanche le albe sono più quelle di una volta…) ma un quieto divenire. Come la vita di chi va verso i sessantacinque.