Dodici milioni di metri cubi di terra, con badili e carriole

Un’immagine a suo modo commovente. Il ghiaccio invernale rende impossibile lavorare,
e i lavoratori lasciano il badile e le carriole e scivolano con lo slittino sul canale gelato

Sia resa gloria all’ingegner Pietro Pasini che, con il suo ingegno e la sua tenacia risolse i mille problemi che rendevano la Bonifica Renana quasi una “mission impossible” (vedi il post precedente). Ma sia resa gloria anche alla moltitudine di scarriolanti che tra il 1915 e il 1925 hanno realizzato con i loro badili e le loro carriole gli 800 chilometri di canali che hanno reso salubri le terre attorno a Bologna.

Qualche cifra (sempre da “La memoria dell’acqua nella pianura bolognese” di Maurizio Garuti). Vennero spostati 12 milioni di metri cubi di terra, «qualcosa come 600.000 camion da cava (ogni autocarro porta 20 metri cubi): chi se li volesse immaginare, essendo un camion da cava lungo sette metri, pensi a una fila di camion carichi di terra lunga 4.200 chilometri, come da Bologna al Polo Nord. Ma non dimentichi che il mezzo di trasporto non era il camion , era la carriola: e che quindi la fila di carriole e di scarriolanti potrebbe fare il giro completo del pianeta».

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