Non so a voi, ma a me questa Variante Delta sta decisamente sulle scatole (e mi fa anche un po’ di paura). Ma cheppalle ‘sti virus e la loro capacità fregoliana di cambiare per non morire. Un po’ magari li capisco. A nessuno piace estinguersi. Quelli che capisco meno sono le teste di cazzo che non si vaccinano e che così aiutano il bastardo. Con argomentazioni che, a mio parere (e così siamo anche politicamente corretti, è solo l’opinione di un clown…) dire risibili è poco. Vabbè. Tant’è. Ecchedè.
Per fortuna che nella vita ci sono anche varianti decisamente piacevoli. Come quella che ho preparato l’altra sera della mia famosa pasta con melanzane tonno e pomodoro (e granella di pistacchio). Dove la melanzana era quella giusta, cioè quella bianca dell’orto appena colta e appena scottata con aglio olio e peperoncino (poco). Il tonno una scatoletta piccola (eravamo due). E i pomodori, anch’essi di mia produzione, invece di essere una dadolata di pomodori rossi – ecco la variante cromatica –, erano i piccolissimi pomodori gialli che quest’anno finora sono stati l’unica riuscita del mio smencissimo «orto diffuso» (stendiamo un velo pietoso). La pasta erano i fusilli Rummo. (Altra piccola variante: al posto della granella una specie di farina grossolana di pistacchio: può andare, specie se abbondante, ma non scrocchia sotto i denti come la granella…)
Il vino, assente nella foto, era lo Chardonnay Villa Blanche 2019 di Calmel & Joseph (una sicurezza).
