Sincretismi

Ieri sera ho pensato a Rossini e ai famosi tournedos che inventò per lui lo chef del Café Anglais di Parigi. Avevo in programma di mangiare uno degli ottimi hamburger del nostro artista della Chianina, Stefano Facioni di Poggio Mirteto, ma avendo in frigorifero anche dell’ottimo fois gras d’anatra fatto in casa in quel d’Aquitania, ho deciso di alzare l’asticella. E allora, pur non avendo il tartufo nero previsto dalla ricetta originale, e pur sapendo che una cosa sono i pur ottimi hamburger di cui sopra e un’altra cosa dei medaglioni alti due centimetri di filetto, c’ho provato: ho coperto la carne mentre cuoceva con una fetta di fois gras e il risultato è stato assai per la quale. Nel piatto, a riprova del fatto che il piacere dei sensi non conosce confini, accanto alla ricetta sabino-aquitana c’era un’ottima scarola (più o meno) ‘mbuttunata (piatto campano).

Nel bicchiere, ad accompagnare il tutto, un bel vino di Bordeaux, lo Chateau Cantelaudette Cuvée prestige del 2018, un merlot in purezza da uve delle Graves di Vayres, vigneti che crescono lungo le rive della Dordogna. Uno di quei bei vini che trovo su un sito francese a un prezzo più che accessibile, a dimostrazione che non bisogna essere milionari per bere bene…

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