Ci sono coincidenze che forse non solo tali. Cosa vogliano dire non so, certo fanno un certo effetto, almeno a me. Cercavo un post scritto il 2 febbraio, da ribloggare se ne valeva la pena qualche anno dopo, e mi imbatto in questa dichiarazione d’amore a John B. Sebastian, uno degli idoli musicali della mia giovinezza. E quando è comparso il testo che potete leggere qui sotto (ve lo consiglio, ci sono alla fine dei link imperdibili), indovinate cosa girava sul piatto del cd? You’re a big boy now, uno dei più bei pezzi di J.B.S. quando suonava nei Lovin’ Spoonful, scritto per la colonna sonora dell’omonimo (secondo) film di F. F. Coppola e poi ricantato da JBS nel suo magnifico primo album da solista. È inutile: gli ultimi cinque anni dei Sessanta e i primi cinque dei Settanta sono stati davvero il decennio delle meraviglie…
Ho sempre amato John Sebastian. Dai tempi dei Lovin Spoonful che alla metà degli anni sessanta sfornavano un hit dopo l’altro, con canzoni tra loro assai diverse: dal rock serrato ma un po’ sincopato di Summer in the city, al country di Nashville cats alle ballate tipo Darlin’ be home soon o Daydream e tante altre, ma veramente tante altre ancora.
E poi la magia del suo set solo davanti alla folla sterminata di Woodstock, con quel primo incredibile album da solista intitolato con il suo nome, con quella piccola aggiunta della B. tra il nome e il cognome (vedi il titolo di questo post).
Poi, dopo questi folgoranti anni sessanta e primi settanta, una lunga carriera da musicista, un po’ lontano dai grandi eventi ma con una costanza di qualità e una voglia di esplorare assolutamente lodevoli. Io nel frattempo me l’ero perso di vista, seguendo musicalmente altre…
View original post 324 altre parole