Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un viaggio bagnato. Dopo aver attraversato tutta la Liguria (venendo da Piacenza) sotto una pioggia battente, i primi sessanta chilometri in Francia sono stati anche peggio. Non faccio il campanilista – chi mi conosce sa che non lo sono e quanto ami la Francia – ma la differenza era palpabile: deve essere solo una questione d’asfalto, da noi è meglio, qui era tutto una nuvola d’acqua con un bel po’ d’aquaplaning (o come diavolo si scrive). Fin dal cartello di benvenuto in Francia.

Bienvenue…
Poi dalle parti di Cannes ha smesso. Uscito dall’autostrada ho fatto il solito percorso sotto un cielo comunque plumbeo, sono andato da Valdiris a fare scorta di buon vino.

Se qualcuno si domandasse perché si chiama Valdiris…
Arrivato all’Hotel Des Deux Rocs ho avuto la bella sorpresa di essere stato upgradato in una stanza assai più bella e confortevole di quella che avevo prenotato. Si chiama Gentiane, la stanza, e dà sulle deux rocs (e di sguincio sulla fontana). Bello essere vecchi e affezionati clienti…

La mia stanza
A sera, dopo aver passeggiato un po’ e fotografato qui e là per Seillans

Tre scorci tra i tanti
sono andato a letto senza cena. No, non era una autopunizione. È che da un lato era chiuso per turno il mio ristorante preferito qui, dall’altro c’è il fatto che a Bologna avevo forse esagerato. Stamattina sono vispo e pronto, nell’ordine: alla colazione, a caricare i bagagli, a fare i 600 e rotti chilometri che mi separano da Lourdes. Dove tra l’altro so che Daniela ha già prenotato in un ristorante comm’il faut.