Una storia troppo bella per non essere vera. Una storia che non dovrebbe restare nel recinto delle “storie di famiglia”. Quella dei due cugini generali (o colonnelli, o qualunque grado avessero) dei due eserciti avversari che vanno a vivere insieme dopo la presa di Roma mi è sempre parsa una storia degna di una grande penna. Purtroppo s’è dovuta accontentare della mia. La ribloggo per farla conoscere un po’ di più.
Mio padre mi raccontò la storia (che doveva aver sentito da suo padre) dei due fratelli Lopez, generali di due eserciti diversi. La storia era più o meno questa. Avevano iniziato entrambi come militari nell’esercito pontificio. Ma, dopo il 1848, uno era andato a combattere con i piemontesi e così, nel 1870, si trovarono a militare sotto opposte bandiere, uno impegnato nella difesa di Roma, l’altro nell’esercito italiano che l’attaccava. Dopo il 20 settembre i due fratelli generali andarono a vivere insieme, il vincitore e il vinto, uniti dall’affetto ma con una convivenza difficile per le ovvie tensioni (e le prese in giro) dovute all’epilogo della loro vita militare.
Mi è sempre sembrata una storia bellissima, degna di una grande penna e, perché no, di un film, una delle epopee romanesche di Luigi Magni. Ma siccome la storia ormai la so solo io, e quelli a cui l’ho accennata, spetta…
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