Ciclopi

Sto leggendo L’inseguitore, il racconto in cui Cortàzar affronta gli ultimi giorni di un personaggio che si chiama diversamente ma è Charlie Parker, l’uomo che creò il be-bop e distrusse se stesso. E devo dire che leggere lo scrittore argentino fa bene al cervello e al cuore. Non bisognerebbe mai far passare troppo tempo senza avere sul comodino, meglio ancora tra le mani, qualcosa di suo, magari una raccolta di racconti. O magari, se volete un’esperienza totale e totalizzante, a suo modo 2.0 vent’anni prima che i personal computer fossero inventati, proprio Rayuela, in italiano Il gioco del mondo. Un romanzo che è più romanzi insieme…

enricogalantini

“Tocco la tua bocca, con un dito tocco l’orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta fra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di capire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano disegna.
“Mi guardi, mi guardi da vicino, ogni volta più vicino e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi ingrandiscono, si avvicinano fra loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche s’incontrano…

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