Tra le otto fotografie di Gianni Berengo Gardin contenute nel portfolio che comprai dai Remainders a Piazza San Silvestro (ma direi di più: tra le foto di GBG che conosco, e non sono poche), questa è quella che amo (e mi emoziona) di più. E infatti è separata dalle altre sette e sta appesa sulla libreria di fronte alla mia postazione sulla scrivania: se alzo gli occhi, la vedo.
Questi due vecchi signori in una macchina parcheggiata davanti al mare di Gran Bretagna nel 1977 mi hanno sempre ispirato una tenerezza fortissima. Un sentimento che a volte diventa tristezza, altre rabbia, a volte speranza, altre rassegnazione: evidentemente influisce molto il mio stato d’animo in quel momento.
Ma di una cosa sono sempre stato abbastanza sicuro. Che di lui, al volante, io conosco il volto: se lo incontrassi lo riconoscerei. Uno viso squadrato, un po’ duro, con il naso aquilino ma non troppo. Se dovessi dire il nome di qualcuno cui assomiglia, potrei dire quello del direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni, che tante volte ho ammirato sul palco di S. Cecilia.
Mentre il volto di lei per me è un mistero.
Bellissima foto, e bellissimo il commento, Enrico Galantini. amo gli tuoi pubblicazzioni. Sone tutti belli!
Grazie Carlos Alberto, grazie davvero