L’appuntamento della cellula segreta

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A volte una foto dice tutto. Come questa: sorriso un po’ ebete, sguardo a discreto tasso alcolico, la mano destra nel segno di Churchill (no, non devo andare al bagno…) e nella sinistra un piatto di una mortadella marchigiana da leccarsi i baffi. Sul tavolo bottiglie di vino e bicchieri da degustazione, e dietro di me uno scaffale colmo di nettare degli dei e il bancone della salumeria.

A (quasi) due mesi di distanza, con la memoria giustamente scolorita (se no avrei ammorbato i miei cinque lettori con tutte le descrizioni dei salami e degli affettati “sluffati” e dei vini “trincati”), dedico un post alla serata da Roberto Mangione, ricercatore di prelibatezze per il suo negozio di via dei Monti Parioli a Roma. E sarà un post quasi tutto di fotografie (scattate da Ursula, protagonista della scena “food” di Roma e componente della cellula segreta di amanti del vino e del cibo, nata quasi vent’anni fa come emanazione segreta di quello che allora si chiamava Arcigola, di cui mi onoro di far parte).

E allora, vai con le foto. Tutto comincia con una carbonara (imprevista, frutto di una scommessa tra il nostro ospite e un altro avventore, cremosa e saporita il giusto…).

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Per seguire con i formaggi

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e gli affettati

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Dei formaggi, a parte le Vacche Rosse di non so quanti anni, non ricordo nomi e provenienze ma ricordo l’eccellenza. Degli affettati, oltre alla mortadella (da mangiare bevendo rigorosamente bollicine, meglio se provenienti dalla Champagne), ricordo bene la bresaola (forse la migliore che abbia mai mangiato) e un incredibile capocollo pugliese, morbido e un po’ affumicato. Ma anche il ciauscolo e il salame a punta di coltello avevano le proprie ottime ragioni da difendere.

E poi le bottiglie (non necessariamente in ordine di apparizione sul tavolo).

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Del vino ricordo poco (e vorrei vedere, penserà qualcuno…ma in fondo sei bottiglie per cinque persone non è poi così esagerato). Ma quella Falanghina era davvero un grande vino – niente a che vedere con quelle cosette leggere che ti propinano d’estate – e gli champagne, di piccoli ma validissimi produttori, assai interessanti.

2 pensieri su “L’appuntamento della cellula segreta

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