Vladimir Nabokov, in un libro di memorie (Parla, ricordo) descrive la vita come “una scintilla tra due identiche pozze di oscurità”, l’oscurità di prima che si venga al mondo e l’oscurità dopo la morte. E osserva come è strano che ci si preoccupi tanto della seconda e così poco della prima.
Ho trovato questa citazione in La cura Schopenhauer di Irvin D. Yalom