E in effetti un paio d’anni dopo ci abbiamo passato quasi una settimana ad Aubeterre-Sur-Dronne. In uno splendido edificio del XVI secolo. Cose che succedono nella Francia del Sud…
Quando entri, a destra c’è questo. Un tempietto che riproduce (o meglio s’ispira a) quello costantiniano del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Solo che, a ben vedere, non è “costruito”, è scavato nella roccia. Quando allarghi lo sguardo (nota bene: questo è un artificio narrativo a uso e consumo di chi legge, ché quando si entra nel luogo di cui sto parlando la visione è tutt’altra…) ti accorgi che questo tempietto è inserito in un abside assai grande, alta una quindicina di metri.
Un’abside anch’essa scavata nella roccia, che ingloba e protegge la “copia” del Santo Sepolcro. E se alzi un po’ il punto di vista, ti accorgi che
sopra l’abside c’è una specie di matroneo anch’esso scavato nella roccia, sotto un soffitto alto circa venti metri.
Quando uno pensa a una chiesa scavata nella roccia, pensa a un luogo angusto, pensa a quelle cappellette delle catacombe romane…
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