Quando non puoi viaggiare con il corpo, viaggia con la mente (Anonimo del XVIII secolo). Quando non puoi viaggiare con il corpo, viaggia nella rete (Anonimo del XXI secolo)
Qualche tempo fa ho scaricato da GoogleBooks un libro del Settecento che s’intitola Il Mercurio Errante, di Pietro Rossini, da Pesaro, “Antiquario e professore di Medaglie antiche”. Una guida alle bellezze (anzi, secondo l’autore, alle “Grandezze, tanto antiche che moderne”) di Roma, stampato in seconda edizione proprio l’anno del Giubileo (e poi più volte ristampato ancora nel corso del secolo). Una lettura interessante, piena di notizie e curiosità (non tutte attendibili, in verità), su chiese e monumenti che esistono ancora e su chiese e monumenti che non esistono più. Perché a Roma tanto è stato conservato, ma tanto è andato perso.
Ogni tanto ci “faccio un giretto”, tra quelle pagine, armandomi di santa pazienza per leggere le “u” che spessissimo sono “v” (mentre a volte le “v” sono “u”, ma non sempre) e tutte le altre chicche di una lingua arcaica, a volte scintillante, ma…
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