Oggi mi sono tolto una soddisfazione. L’avevo in mente da tanto ma non avevo mai trovato il modo (e il coraggio) di farlo davvero. Stamattina invece l’ho fatto ed è stato meno impegnativo e insieme più complicato del previsto.
Stamattina mi sono incamminato sulla strada verso i Pantani e, una volta arrivato al ponte sul Farfa all’altezza dei laghetti, invece di passare sopra il ponte ci sono passato sotto e sono tornato verso casa camminando nelle acque del fiume. È stato assai bello. Ovviamente non ho incontrato nessuno, nemmeno nelle tante spiaggette che nei fine settimana sono piene di persone e oggi erano invariabilmente deserte. Avendo come unica compagnia lo sciacquettio delle acque e il canto di innumerevoli uccelli (e anche di strani insetti che sembravano delle farfalle nere che cercavano di copiare lo Stealth) ho percorso nell’acqua circa un chilometro e mezzo più o meno in un’ora (velocità media, dunque, assai facile da calcolare…).
Ovviamente ho seguito la corrente (andare controcorrente è assai più faticoso) facendo molta attenzione quando la incrociavo (la corrente) per cercare di stare sempre dalla parte più camminabile del fiume. In questi casi, ma in realtà lo sono stati sempre, i bastoncini da trekking sono risultati utilissimi e mi hanno dato una bella sicurezza. In tutto il tragitto l’acqua non mi è mai arrivata, se non due o tre volte, al di sopra del ginocchio. All’inizio della passeggiata avevo visto che il vicino aveva lasciato aperto il cancello della sua discesa a fiume, così al ritorno è stato da lì che sono risalito, a duecento metri da casa.
Ci sono molti scorci assai belli su questo tratto del Farfa. Acque cristalline e, quando il fondo sprofondava un po’, piccole piscine dai riflessi celesti molto belli. Tratti con pareti a picco sull’acqua. E una profusione di spiagge e spiaggette che non immaginavo così numerose.
Sono molto soddisfatto. Adesso chissà se riuscirò, nello stesso modo, ad arrivare là dove ci sono nel fiume i resti dell’arco naturale a Ponte Sfondato. Mi piacerebbe molto e credo ci proverò. Ma, con una saggezza che non sapevo di avere, so che anche se non ci riuscissi – o se addirittura non ci provassi – non cascherebbe il mondo. Tanto il Ponte è già crollato quasi sessant’anni fa…