Questo post ha quattro anni. Ma le cose che scrivevo, i sentimenti verso Roma e le reazioni che mi suscitava la città che ho tanto amato, sono ancora più vere oggi. Che peccato e che spreco. D’altronde la Roma di oggi è davvero una città per turisti, un po’ cheap, magari, ma sempre turisti. E viverci, me lo confermano un po’ tutti gli amici, è sempre più complicato. Andarsene è stata una scelta buona e giusta…
Non credo che vivrei di nuovo a Roma: troppo rumore, troppo traffico, troppo (mal)odore, troppa aggressività, troppo tutto. A noi, neo-burini di una certa età (che magari, se non nati a Roma, pure ci abbiamo vissuto 50 e passa anni) tutto questo troppo ci dà l’ansia. Però viverla da turisti (con casa a 50 chilometri) è sempre un’esperienza emozionante. L’altro giorno, dalla terrazza del bar dei Musei Capitolini, mentre con con un sole splendido/splendente me ne stavo a chiacchierare con mia nipote Giulia, la visione della Roma che amo (si vedevano anche la cupoletta e i due campanili della Trinità dei Pellegrini, proprio sopra la mia vecchia casa) mi riempiva il cuore e la memoria. Di quella non mi stancherei mai.