Sette anni fa scrivevo un post (che trovate a questo link Papà e il tin tin) che prendeva spunto da un’abitudine del mio augusto genitore, per la quale veniva preso bonariamente in giro, che a un certo punto della mia vita mi sono ritrovato, prima quasi inconsapevolmente, poi con orgoglioso senso di discendenza, a ripetere nel mio piccolo (con una maestria decisamente inferiore alla sua). E concludevo «Sono fiero di assomigliare a mio padre non solo per la forma della testa. Mi dispiace di non poterglielo più dire (anche se so che lui lo sapeva…).» Ma se è tardi per dirlo a lui, non è tardi per dirlo ancora in giro. E allora lo faccio qui, in questo mio spazio del ricordo, ripubblicando anche una foto (alla quale pure ho dedicato un post, quello che trovate cliccando questo link ) e alla quale sono ovviamente molto affezionato.