Pelate gemelle

papà e ioIeri sono stato da mia sorella per una delle cene che organizza per raccogliere fondi per il casale e i suoi cani. Mi fa sempre  effetto tornare a Via Dandolo, che, per quanto sia cambiata, per me resta sempre la casa dei nonni. E anche il giardino, per altro assai mutato (nonna lo teneva con dei riquadri di siepi basse basse di mortella, dentro i quali aveva fatto un piccolo orto…), stimola in me una considerevole riproduzione di ricordi.

Così oggi finalmente ho preso lo scannerino portatile e mi sono riprodotto questa foto, scattata il giorno del mio matrimonio, quasi sedici anni fa. È una foto che amo molto: per l’espressione di mio padre (contenta ma un po’ trattenuta, come sempre), per la mia felicità (evidente e non trattenuta, come non sempre), per le nostre pelate speculari (se ho preso una cosa da papà, è la forma della testa). Aveva 75 anni e se li portava bene.

Sono sette anni e qualcosa che il suo cuore s’è fermato, di colpo. Mi manca. Mi mancano le sue poche parole. Mi manca la sua tanta presenza. È inutile, fino a che c’è tuo padre (o tua madre, immagino, ma non lo so direttamente, è tanto che lei se n’è andata), fino a che sei figlio, insomma, la morte sembra sempre molto lontana.

7 pensieri su “Pelate gemelle

  1. è vero, sembra davvero lontana. poi accade e a me ha lasciato un’indelebile riga tra il prima dal dopo. e da quando sono nel dopo faccio i conti con “lei” ogni giorno.

    una foto bellissima.

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