Sono nella cattedrale di Dresda che ascolto la toccata e fuga in re minore di Johann Sebastian Bach suonata all’organo da Herbert Tachezi. Ho gli occhi chiusi e mi faccio trascinare dalle dita dell’organista che s’inseguono senza posa sui tasti d’avorio e d’ebano dello strumento costruito da Gottfried Silbermann alla metà del ‘700, mentre i piedi del musicista corrono sui pedali dei bassi che vibrano dentro di me come se fossi una cassa di risonanza.
In realtà sto nella mia poltrona e la mia fantasia è giustificata (in ordine crescente d’importanza) dagli occhi chiusi, dal disco registrato con la tecnologia DMM, dalla testina della Rega modello Exact che gira sul l’Aphason Sonata da poco riparato, e dalle incredibili casse monitor di Van Den Hul, piccole ma sorprendenti (che suonassero da Dio con il trio di Bill Evans quella domenica al Village Vanguard l’avevo già constatato, ma che rendessero così l’effetto chiesa non potevo immaginarlo…).

Le casse Van Den Hul sono ovviamente quegli affarini alle due estremità dell’impianto

Piccole casse a due vie. Ma che suono… In basso l’Alphason, la testina Rega e il disco di Bach
Grazie cugino Marco, che mi hai procurato simili gioielli…