Etimologie

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Simone Martini, S. Martino divide il mantello con il povero

Oggi ho scoperto l’origine, per me inaspettata, di una parola e sono assai contento. Le parole sono una cosa fantastica, amo conoscerle, mi piace quando le capisco davvero e riesco a usarle, giocarci mi diverte molto.

La parola in questione è: cappella, quella delle navate delle chiese (ma non solo), per intenderci. E l’origine è nel mantello che Martino, soldato romano, poi vescovo di Tours e santo, divise con un mendicante seminudo in una notte fredda dell’anno 335. Cappella in latino vuol dire piccola cappa, mantello corto, e così venne chiamata la reliquia del mantello del santo conservata in un oratorio dei re merovingi. Il  termine quindi «venne esteso alle persone incaricate di conservare il mantello di san Martino, i cappellani, e da questi venne applicato all’oratorio reale, che non era una chiesa, chiamato cappella». Da qui a  chiamare così ogni ambiente a sé stante a uso religioso, dentro o fuori una chiesa, il passo fu breve.

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