Di James Hilton ho molto amato quando ero giovane Orizzonte perduto, la storia affascinante di Shangri-La, divenuta anche nel 1937 un famosissimo film di Frank Capra con Ronald Colman e molti altri.

Ronald Colman
Di James Hilton parla a un certo punto l’ultimo romanzo di Qiu Xiaolong, Il poliziotto di Shangai, che ho appena finito di leggere, quando l’autore incontra un vecchio amico e insieme ragionano su un altro romanzo dello scrittore inglese, Prigionieri del passato (quello che una recensione su Anobi definisce “forse il romanzo più famoso di un autore di libri famosi”, ma che devo ammettere non conoscevo). Anche questo romanzo divenne un film assai famoso pochi anni dopo Orizzonte perduto, nel 1942. Il regista questa fu Melvyn Le Roy, il protagonista sempre Ronald Colman, oggi quasi dimenticato, all’epoca uno dei divi più gettonati di Hollywood.
Nel romanzo di Qiu Xiaolong, l’amico d’infanzia dello scrittore, il Cinese d’Oltremare Lu, grande esperto di cibo, parlando del libro ricorda il film e come, in cinese, il titolo originale venne tradotto in Il ricongiungimento delle anatre mandarine.
Ho sempre «ammirato» molto l’inventiva di chi traduceva i titoli dei film stranieri per le sale italiane. Adesso «ammiro» anche quella dei traduttori cinesi.
Enrico, excelente comentario, y una descripción breve pero perfecta de esa historia de los traductores y el libro original. Siempre es así. Los argentinos también estamos acostumbrados o a títulos memorables que tenían o no que ver con el título del filme o el libro, o no; y con títulos realmente descabellados o desubicados . Los traductores a veces “traicionan” los originales y sus significados. Nada mejor que el idioma italiano para hacer la analogía: Traduttore- Traditore
Non recordaba di R. Colman, excelente actor.