Ieri, alle cinque e qualcosa. Pomeriggio più che sera (tre mesi fa a quest’ora era già buio). Il sole che va verso il mare illumina mezza azalea rigogliosamente in fiore: i boccioli, tantissimi, sono letteralmente “esplosi” due o tre giorni fa.
Il lato nord della casa, tutto ammantato di vite canadese, con la finestra delle scale, quella parzialmente coperta dell’ingresso e, attraverso le arcate del portico, uno spicchio di terrazzo. In primo piano, le onde della siepe di rosmarino e l’acciottolato del vialetto d’ingresso. Un piccolo angolo di paradiso. Peccato che il fotografo un po’ pippone abbia tagliato la punta del cipresso.
P.S. Il corruttore automatico è sempre in agguato: il vialetto era diventato il dialetto, e il fotografo, invece che pippone, era stato promosso gippone…