Nella nostra ascesa dell’altro giorno sul monte Soratte sono rimasto colpito dalla quantità di panchine in posizioni strategiche. Vicino a ogni eremo, davanti, dietro, di fianco, in piccoli pianori o quasi al bordo di un precipizio, c’è sempre la possibilità di riposarsi seduti su quattro assi di legno acconciate all’uso.
Panchine che Sergio, quasi un rabdomante delle sedute, trovava sempre subito mentre io mi aggiravo negli interni diruti di quei luoghi che nei secoli sono serviti a chi cercava Dio nel silenzio, o magari cercava solo il silenzio (e lassù ne ha trovato di sicuro parecchio).
Questa, davanti all’eremo di S. Nicolò, per me è la più bella. In giornate di sole come quella che abbiamo avuto la fortuna di trovare, sedercisi è un privilegio da re.