Tempo fa ho scritto un post (anzi, due) su una foto che avevo fatto nel castello di Belcastel. Oggi che ho sviluppato e “pannellato” quell’immagine (anche se l’ho tagliata in modo diverso, perché l’avevo destinata a essere appesa in un altro posto, dove poi ho preferito un’altra foto, e questo nuovo taglio orizzontale attenua un po’ l’effetto) oggi ho deciso di tradurre l’intuizione (e la presunzione) di quel post in fatti.
L’ho appesa infatti accanto quel manifesto che riportai trenta e passa anni fa dal Centre Pompidou di Parigi, dove è esposto (e suscita profonde emozioni) l’originale di “In the deep” di Pollock.
E quanto scrissi due anni fa è del tutto evidente.
P.S. Ovviamente mi ero dimenticato di quanto scrissi due anni fa. L’illuminazione mi è venuta oggi in mente come se fosse una cosa nuova. Vantaggi e svantaggi di una memoria che zoppica. Ma non avevo scritto un post anche con questo titolo?