Cavoli vari

“L’orto fa l’omo morto”, dice il proverbio. Ma dà pure delle belle soddisfazioni prima che gli insetti se ne impadroniscano e vanifichino il lavoro. Per adesso ci sono stati solo attacchi piccoli e l’orto invernale dà i suoi frutti, vista anche l’acqua che è scesa copiosa e noiosa (cambio d’iniziale e sottrazione di consonante…) in questa fine d’estate che è già autunno. E anche il mio lavoro quasi quotidiano contro le erbacce un po’ è servito.

Visione d’insieme dall’alto

Nei gradoni del nostro orto in discesa, espiantati pomodori e melanzane (scarsi quest’anno vista la “secca”)  trionfano oggi insalate, broccoli, cavolfiori, verze bianche e rosse, broccoletti siciliani e all’olio, “minestra napoletana” (una specie di broccoletti all’olio di cui si tagliano via via le foglie più grandi, ottime da mangiare già così, lessate con olio e sale, splendide ripassate aglio olio e peperoncino, magari assieme a qualche patata).

A sinistra la “minestra napoletana”, a destra i broccoletti all’olio

Verze, bieta e cavoli vari…

Oggi è giornata di lavoro per il giornale (devo finire di scrivere un’intervista e titolare un inserto). E ci sono pure le partite. Ma un quarto d’ora per l’orto lo tirerò fuori lo stesso…

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