La chiesa di Odzun, fotografata nell’incredibile luce di un pomeriggio d’autunno, si trova nel Nord dell’Armenia, su un altopiano che precipita verso la gola del fiume Debed, quasi al confine con la Georgia. Il complesso, la cui costruzione iniziò nel V secolo, è una delle poche chiese armene non a pianta centrale ed è assai suggestiva anche dentro (contiene una delle prime, se non la prima raffigurazione della Madonna con Gesù bambino, degli inizi del 4° secolo). Come spesso ci successe, vedemmo questa meraviglia in totale solitudine, se si eccettua il cavallo, che comunque continuò a brucare erba con la più totale indifferenza nei nostri confronti.
Lungo la strada del ritorno ci fermammo davanti a questo cimitero yazida, una minoranza curda che vive in Armenia professando una religione del ceppo zoroastriano. La statua del cavallino dietro la bellissima bambina yazida, che emerge tra le ombre nella luce radente del tramonto, è situata in effetti sulla sepoltura di un quadrupede.
il trasloco mi aveva fatto saltare questo post…che bello tornare in armenia ogni tanto
penso di tornarci ancora…
mentre non so come far entrare montalbano con la pecorella…