Oggi, operazione cambio. Fascia alla vita per prevenire il mal di schiena, tuta e scarpacce, si va in cantina alle 8 e 30. Grosso tino e pompa, si travasa tutto il vino bianco nella botte grande, si lava la botte da 500 litri con la idropulitrice (le fecce nel bianco sono incrostazioni di cristalli, tante e difficili da staccare) e poi si fa l’operazione inversa, di nuovo tino e pompa e il vino torna dalla botte grande a quella da 500 litri.
Si cambia rapidamente il moscato – sono tra i trenta e i quaranta litri e bastano tre secchi per compiere l’operazione – e tocca al rosso. Anche qui con la pompa nella botte grande e ritorno. Ma ci vuole di più. I litri sono solo 270 circa ma il rubinetto della botte è molto più lento. Il rosso è pieno di “blobbla” (le fecce qui sono ancora “fangose”).
Totale: tre ore in tutto, più una mezz’oretta per rimettere a posto cantina e ammenicoli vari. Il vino, pulito e ossigenato, è pronto all’ultimo tempo di maturazione prima di essere imbottigliato (verso giugno). Promette bene (anche il bianco). Speriamo bene.