Due parole due su un grande vino regalatoci da Antonio e Roberta e che stasera ci ha impressionato grandemente. Si chiama Amativo, la bottiglia che abbiamo aperto è del 2003, ed è un vino prodotto da Cantele, un’azienda salentina. Un uvaggio di Primitivo (60%) e Negramaro (40%) con piante coltivate ad alberello, Una gradazione di 14,5°, potente e compatto al naso e in bocca nonostante gli otto anni
d’anzianità, Un colore rosso rubino “inespugnabile”, suggeriscono le note aziendali, ed è un aggettivo assolutamente appropriato. Note di frutti rossi e spezie che s’incontrano al vertice con il pecorino di fossa ingentilito dalla mitica gelatina di Marianna (che purtroppo sta finendo). Che paese questa Italia che ha tutti questi vini… Che ricchezza di varietà, di tipicità, di gusti.
Mio nonno diceva che per conoscere Roma non basta una vita. Per conoscere i vini italiani, non ne basterebbero due: neanche James Bond ce la farebbe.
a fine gennaio torniamo a lecce, serve niente?
bella la puglia. Se trovi qualcosa che valga la pena condividere…