È un ordine particolare, quello di questi fratacchioni in spugna blu. Me ne hanno anche detto il nome, ma chi l’ha detto biascicava un po’ e non ho capito bene. È un nome lungo, in mezzo c’è di sicuro la parola “penitenti”. Non ne avevo mai sentito parlare.
Pare che a forza di genuflettersi contraggano tutti una sorta di malattia professionale, il “ginocchio del penitente”, una degenerazione del menisco che impone loro di sottoporsi a un’operazione (con conseguente riabilitazione – ovviamente fisica, ché di quella morale non hanno certo bisogno).
Non parlano molto. Anzi, di solito tacciono. E quando parlano sono decisamente laconici. Vanno al punto. Questo frate, frate Enrico, se interrogato, risponde con una sola parola.