Ho forte la sensazione di aver già parlato di questa foto. Ma i tag che ho messo nella funzione di ricerca del sito non mi hanno restituito alcun post che me la confermi. E dunque mi accingo a scrivere con questa sensazione sulla spalla, come una scimmia che mi guardi curiosa (o una gattina miagolante altrettanto curiosa che, non sapendo come scendere, pianti le sue unghiette sul mio collo per sua maggior sicurezza e mio minor diletto, ma tant’è…).
Dunque, questo acquerello – pardon questa foto – l’ho scattata quest’anno alla fine di febbraio a metà mattina, mentre scendevo dal Revotano (dov’ero stato per preparare una passeggiata con amici poi non più fatta) verso Poggio Catino, dove avevo lasciato la macchina. Grazie alla mia ormai famosa tecnica del “dieci per”, boschi e case risultano pixellati al punto giusto da sembrare quasi realizzati a colpi di pennello. San Valentino, la frazione di Poggio Mirteto che sta in secondo piano, è ancora più acquerellata. I monti degli Elci, sullo sfondo, sono praticamente perfetti: una linea grigio-celeste solo un po’ più scura del cielo, grigio-celeste anch’esso.