
I quadrelli, tra i protagonisti della storia
Ho finalmente finito di scrivere una storia che mi ronzava da tempo nella mente. La dedico al mio amico Fernando, che da qualche mese non c’è più. Mi mancano molte cose di lui: tra queste il suo sorriso schietto, i suoi proverbi, immancabili e sempre “sul pezzo”, e i caffè che ci prendevamo la mattina, seduti davanti all’ingresso di casa sua, parlando del più e del meno, mentre Chicca razzolava nell’aia assieme ai suoi cani.
Quelle che ho scritto sono un po’ più di dieci cartelle – un’enormità per i miei standard – e, nonostante il mio noto senso autocritico, sono abbastanza contento del racconto. Spero lo sia anche chi avrà il coraggio di leggerlo. Per farlo, ovviamente, bisogna cliccare qui sotto.