È una cosa che odio, quelli che per principio si mettono nella corsia di centro dell’autostrada, anche quando a destra non c’è nessuno per chilometri e chilometri. E se ne stanno lì, a cento all’ora o anche meno, che se li vuoi superare e arriva qualcuno da dietro per cui i centotrenta sono un optional (e ci sono anche questi, ah, se ci sono…) ti tocca inchiodare e accodarti allo stanziale lì al centro. O superarlo a destra (che comunque non è mai una grande idea).
Oggi ho accompagnato mia moglie all’aeroporto e, nonostante l’ora precoce (siamo usciti di casa alle sei e venti), il traffico era abbastanza sostenuto e le tre corsie discretamente affollate. Ma quando dal Leonardo da Vinci ho ripreso l’autostrada alle sette e mezzo, nei primi chilometri il traffico era quasi inesistente. Ciononostante (o forse proprio per questo) sei-sette macchine si erano piazzate sulla corsia centrale a cento all’ora e via che andavano, in assenza totale di veicoli nella prima corsia. Li ho superati tutti e mi sono preso il tempo di guardare le loro facce. Definire idiota l’espressione della maggior parte di loro sarebbe far torto ai veri idioti.