Ripetizione corretta. Alla giornata mancava una foto, la quinta della serie. Un’ora dopo l’arcobaleno, il riflesso del sole calante dipinge di rosa, quasi rosso, le nuvole sulle pendici dell’Acuziano. Senza quest’immagine il diario della giornata era incompleto.
E, visto che si riblogga, rispondo alla domanda che mi ero fatta nel post originale. Ecco come sarebbe stata la foto del cedro se scattata in bianco e nero
Un giorno – oggi, venerdì 18 gennaio – in quattro fotografie.
Alle otto esco con Chicca e, fotografando un cedro di Fernando, mi viene spontaneo chiedermi quanto sarebbe stata differente la foto se fatta in bianco e nero…
Più tardi – sono circa le nove e mezzo – passeggiando sotto l’ombrellone da contadino, ascolto la pioggia che viene e va (nel momento della foto sta venendo – e alla grande)
e mi rendo conto che la pioggia si sposta, cammina anche lei: dieci secondi fa cadeva forte cinquanta metri più in là, lo testimoniava il rumore deciso sul tetto di lamiera di un fienile, mentre qui quasi non c’era; adesso piove forte anche qui, su di me…
Dopo la ginnastica posturale, tornando a casa, mi fermo al bar sul belvedere di Montopoli – saranno le dodici e mezzo – per giocare un biglietto dell’Eurojackpot (la sapete quella del tizio…
View original post 82 altre parole