Ieri mattina passeggiavo con Chicca. Era freddo ma non troppo, meno dei giorni precedenti. Comunque avevo la solita berretta di lana rossa calata sulle orecchie. All’improvviso, mentre Chicca andava dove la portava il naso, seguendo i mille odori sparsi su erba e piante varie, un rumore intenso, un forte ronzio, come una macchina che arrivasse da lontano, mi cade addosso.
Guardo in fondo alla strada ma non ci sono macchine in arrivo, Guardo dall’altra parte, niente, nessuna macchina neanche qui. Alzo gli occhi al cielo e vedo questo: il suono di un enorme frattale disegnato da uno stormo di storni. Migliaia e migliaia di ali che s’inseguono nel cielo sopra di me senza pausa.