Domenica 11 novembre, sono passate da tredici minuti le otto del mattino. Nella valle c’è foschia, io seguo Chicca (o magari la precedo) nella sgambata mattutina. Subito dopo la casa del mio amico Fernando mi volto verso il sole, vedo quello che vedete anche voi qui sopra, snudo l’i-Phaster e scatto.
Se mai farò, dopo quello di quest’anno (che ho chiamato «la mia Francia»), un calendario che potrei chiamare «la mia Sabina», questa foto ci starebbe benissimo.