Ma com’è bravo Paolo Condò… Alla fine ho ceduto e, dopo essermi ripromesso che non avrei comprato la autobiografia di Francesco Totti, da oggi pomeriggio Un capitano è lì sul mio comodino (non c’è dubbio: la coerenza è il mio forte…). E appena finirò di (ri)leggere La banda dei brocchi di Jonathan Coe, toccherà alla vita di uno di cui tutto si può dire tranne che sia mai stato un brocco.
Intanto, appena rientrato a casa, ho scorso le prime pagine e devo dire che sono rimasto subito ammirato dalla capacità di scrittura e di costruzione del giornalista (oltre che dalla memoria del Capitano). In questi casi – Agassi docet – chi scrive materialmente il libro fa la differenza. Se il libro mantiene le promesse dell’inizio, oltre rivivere momenti indimenticabili, avrò anche l’occasione di fare una bella lettura.