Prima le ghiande

Stamattina, al ritorno dalla passeggiatina “finalizzata” con Chicca, l’amico Fernando mi ha offerto un caffè. Abbiamo chiacchierato mentre finiva di pulire i carciofini da fare sott’olio. Se la gelata di quest’anno gli ha bruciato molte delle piante di “cimaroli”, con le piante che fanno i carciofini è avvenuto il contrario. «Sembra quasi che gli ha fatto bene, il freddo» chiosa Fernando.

Le-Ghiande-un-tesoro-da-riscoprireIl discorso cade non so come sulle querce che costeggiano la strada e il mio amico ricorda che quando da giovane, alla fine degli anni quaranta/inizio anni cinquanta, faceva il pastore, con il gregge usciva solo dopo le 9, quando chi viveva da quelle parti aveva già raccolto le ghiande cadute lungo la strada per nutrirci i maiali che più o meno tutti allevavano. Altri tempi. Ormai, per i maiali, solo mangimi. E quando invece ti capita un maiale allevato come una volta, beh, salsicce e salami sono proprio un’altra cosa…

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