Quando ero bambino la domenica si andava a Via Dandolo. Ogni domenica pomeriggio, con il vassoietto delle pastarelle preso da Sacchetti a San Cosimato, l’appuntamento dai nonni era un must che più must non si può. I grandi chiacchieravano in salotto, noi piccoli facevano le corse nel corridoio lunghissimo, disegnavamo sui fogli di carta che ci dava nonno Enrico e poi, quando era l’ora, guardavamo il Braccobaldo Show, i cartoni animati di Hanna e Barbera che venivano trasmessi dalla Rai, quelli con Braccobaldo, appunto, Yogi e Bubu e tanti altri.
Tra i vari personaggi, uno che mi piaceva tantissimo era il leone Svicolone, il puma rosa con colletto e polsini bianchi, quello che con la voce di Renzo Palmer spesso diceva, con forte accento bolognese, «Svicolo tutto a mancina». Quella frase e l’accento (che mi ricordava i parenti di Bologna, appunto) mi mandavano in sollucchero.
Quel nome mi è tornato in mente quando ho notato che Sparaciu, il nostro gatto montopolese, invece che miagolare cigola, emette cioè un suono che ricorda quello di una porta poco oliata. Per questo dentro di me l’ho chiamato “Cigolone”. E ogni volta che lo dico, cerco di dirlo con l’accento bolognese.