Ieri pomeriggio – ora del mondo le 17 e 03 – me ne stavo bel bello nel mio studio a leggere e trascrivere il libercolo di mio padre sui suoi giorni in prigionia, tra la Polonia e la Pomerania.
All’improvviso è successo qualcosa, cosa non so. Ho visto una luce strana fuori e anche un rumore di vento forte, ma così forte che non sembrava vento.
Sono uscito, ho guardato in alto in cielo nuvoloni rosa carico e poi, di fronte a me, ho visto i cipressi che danzavano come canne, ho estratto il fedele i-Phaster e ho scattato. Un minuto o due dopo, le nubi erano diventate grigie e il rumore del vento era cessato.
La sera a cena ho fatto vedere le foto a Giovanna e Massimo. Anche da loro a Poggio Catino c’è stato un momento così. Lì, però, poi ha piovuto.