Epperfortuna che al bello non ci si abitua, che non lo si dà per scontato, che non se ne prova quasi noia (come a me succede peraltro in certi mega-musei, dove arrivi quasi a dire: “Cheppalle, un altro Botticelli…”).
Per questo quando ieri sera sono uscito dal mio studio a riveder le stelle delle sette di sera, le stelle non c’erano (il cielo era nuvoloso anzichenò), ma in compenso stava sorgendo un’incredibile luna gialla. Così gialla che l’i-Phaster l’ha scambiata per il sole…
P.S. Come sempre dal vivo era meglio: la luna era un po’ meno sfolgorante ma più gialla